Che cosa sono le tecnologie esponenziali? Sono quelle tecnologie che stanno rapidamente accelerando e dando una nuova forma alle grandi società e a diversi aspetti della nostra vita quotidiana. Esperti e ricercatori da tutto il mondo ritengono che in diversi campi si sta assistendo a progressi tecnologici sempre più dirompenti e rivoluzionari, con velocità in rapido aumento.
Tecnologie Esponenziali
Le caratteristiche principali che denotano come ‘esponenziale’ una tecnologia sono due. Per prima cosa queste tecnologie sono appunto ‘esponenziali’, cioè in un dato periodo di tempo raddoppiano la propria performance a parità di prezzo.
La crescita esponenziale in un certo ambito è sempre una somma di paradigmi esponenziali che hanno ciascuno un inizio, un andamento esponenziale e una fine, ma la fine di un para- digma si sovrappone sempre all’avvio di un nuovo paradigma.

I computer sono un esempio di tali tecnologie in quanto seguono la famosa legge di Moore (la potenza di un calcolatore raddoppia lasciando inva- riato il costo ogni circa 18 mesi). Non solo i computer seguono tale andamento ma anche tutte le soluzioni ad essi collegati che includono la stampa 3D, i droni, la robotica, la biologia sintetica, l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. L’effetto di tali piccole rivoluzioni è quello a sua volta di innescare cambiamenti in ambiti sempre più connessi, da qui l’effetto dirompente. La seconda caratte- ristica di una ‘tecno- logia esponenziale’ è che essa si trova in uno periodo storico critico nel quale il rapporto prezzo/performance la rende praticabile.
Il rapporto prezzo/performance in un dato periodo di tempo è una caratteristica critica per una ‘tecnologia esponenziale’
Caratteristiche condivise
Le tecnologie esponenziali portano con sé alcuni tratti comuni, per prima cosa una mas- siva digitalizzazioneche consente una faciledistribuzione e condivisione di tutti i dati. Si assiste quindi ad una dematerializzazione, nella quale diversi oggetti vengono concentrati in software presente su un singolo oggetto più versa- tile e più piccolo (come gli smartphone). La tecnologia tende a divenire più eco-nomica e ‘democratica’ cioè più persone possono accedere gratuitamente o a prezzi inferiori a servizi e prodotti.
Intelligenza artificiale
Uno dei settori in cui le tecnologie espo-
nenziali mostrano maggiormente l’effetto
di dirompenza è quello dell’intelligenza artificiale, dove si assiste ad investimenti economici e numero di startup connessi senza dub- bio a crescita sempre più veloce.
Un campo fondamentale, in quanto tutti i ricerca- tori sono d’accordo sul ritenere che la creazione di una super intelligenza artificiale porterà a con- seguenze imprevedibili per l’intera razza umana. Nel 2018 non siamo ancora arrivati a scenari apo- calittici ma assistiamo a piccole rivoluzioni inne- scate da alcuni fattori:
- aumento della potenza di calcolo (vedi legge di Moore);
- aumento dei dati raccolti da sensori, in quanto l’intelligenza artificiale si basa sull’apprendi- mento di nuove esperienze e sempre meno su regole programmate nel software;
- aumento del livello di complessità delle reti neurali, cioè di sistemi computazionali ispirati al cervello umano del quale tentano di replicare le modalità di apprendimento;
- intelligenza artificiale distribuita attraverso servizi cloud.
Guida autonoma
Un tema caldo e sicuramente impattato da tale rivoluzione è quello dei sistemi di guida auto- noma. Tale applicazione, innescata dai fattori di cui sopra, sfrutta i software basati su deep lear- ning (l’intelligenza artificiale applicata per esem- pio al riconoscimento di oggetti) ma anche un insieme di sensori sofisticati (Lidar, Sonar, Radar e sensori di inerzia) che permettono al software di ricostruire istante per istante la realtà che circonda il veicolo e di prendere decisioni adeguate.
La guida autonoma è frutto della convergenza di tecnologie di intelligenza artificiale e di sensori
Un report del Boston Consulting Group ha previsto che il primo veicolo completamente auto- nomo sarà disponibile al pubblico per il 2025 e che per il 2035 le vetture autonome occuperanno il 10% del mercato.
Questo importante cambiamento mira a rispon- dere ad un problema effettivo delle morti causate dal traffico stradale (dell’ordine di un milione all’anno in tutto il mondo) ma porta con sé conseguenze che non sono tutt’ora quantificabili.
Con l’avvento di mezzi a guida autonoma non solo un grande numero di lavori potrebbe venire a scomparire ma avremo delegato un altro aspetto della nostra vita ad un sistema artificiale che prenderà decisioni al nostro posto. Ad oggi sono stati creati agenti, cioè entità che prendono decisioni in base ad input, per la risoluzione di problemi molto specifici che risiedono in una realtà isolata dalla nostra. Da ora in poi questi ‘agenti’ avranno un contatto sempre più esteso con il mondo fisico, ma tutto ciò non potrà avvenire in maniera incontrollata e illimitatamente.
Lo scopo finale condiviso è quello di creare una ‘intelligenza buona’ e non una intelligenza senza direttive. Ma cosa significa veramente una intelligenza buona? Su questo la discussione è appena cominciata. All’innovazione dirompente dovremo rispondere con una discussione sempre più ‘esponenziale’ della questione etica.
Marco Chrappan – Automation Lead – Italia Automazione Srl
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